10 Dec
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La pianta di coffea Arabica è un arbusto sempreverde che può raggiungere i 4-6 m di altezza, anche se nelle piantagioni le piante sono potate ad altezza uomo ovvero di 2-3 metri per agevolare la raccolta dei frutti, quasi sempre effettuata a mano. I fiori si schiudono quando alla stagione secca seguono le prime piogge; 8-10 giorni dopo le precipitazioni,      i fiori si aprono e avvien l’impollinazione, che in C. arabica è autogama (organismo autofertile, i fiori sono per il 90% autoimpollinati). Una volta avvenuta la fecondazione, lo sviluppo del frutto richiede un tempo estremamente lungo, 7-9 mesi per Arabica, al termine di questo periodo il frutto maturo è costituito da una drupa di colore rosso acceso (giallo o rosa in alcune varietà) comunemente chiamata “ciliegia”, contenente un sottile strato di polpa, uno strato più lasso e idratato detto “mucillagine”, e due semi appaiati ciascuno racchiuso da un involucro denominato “pergamino”. 

Anche la composizione chimica dei semi delle due specie è diversa: le principali differenze sono: - L’ Arabica ha circa l’1.2% del peso di costituito da caffeina - il contenuto in lipidi: Arabica è più ricco in lipidi totali circa il 16% - il contenuto dei diterpeni cafestolo e kahweolo, che sono tipici del genere Coffea e non si ritrovano in altre specie vegetali; Arabica li contiene entrambi, la C. arabica è allotetraploide (2n=44) e si è probabilmente originata da un’incrocio interspecifico spontaneo seguito da duplicazione.                             

Cromosomi “Il cromosoma è la struttura con cui durante il processo riproduttivo della cellula, ciascuna unità funzionale di DNA, dopo essersi duplicata, si compatta, ed è associata a specifiche proteine e viene trasmessa alle cellule figlie. Gli studi più recenti hanno indicato che molto probabilmente i progenitori di C. arabica sono stati C. eugenioides e C. canephora (Raina et al, 1998, Lashermes et al, 1999). La qualità della bevanda ricavata dai rispettivi semi. La tazzina di caffè Arabica è più acida e dolce, con note aromatiche più piacevoli (tipicamente pantostato, caramello, cioccolato e sentori fruttati e floreali). Dal punto di vista commerciale L’Arabica è più pregiato e costoso.  

La pianta Autogoma, Originaria dell’Etiopia, è l’unica varietà autogama, vale a dire che i suoi fiori si auto-fecondano, e avvolte nei 15% dei casi si allogama ovvero si impolliniza grazie agli insetti.  Le altre invece non corrono la stessa sorte e devono fare una sorta di scambio permanente tra geni e polline, e in questo modo loro diventano più forti e resistenti ai parassiti. La pianta necessita di clima freddi (non gelo), e secco degli altopiani Tropicali tra i 900 e i 2000 m.s.l.m., anche se in alcuni paesi, dovuto ai loro ecosistemi, riescono a nascere, crescere e dare i loro frutti anche a 300 metri sopra il livello del mare, e un esempio è l’Ecuador. Questo dovuto al contenuto basso di caffeina che varia tra il 0,6 % / 1,5% a secondo la Varietà. Le piante hanno bisogno di essere ombreggiate e in gran parte delle micro piantagioni o coltivazioni di caffè speciali, vengono ombreggiate con altre piante che a sua volta produscono dei frutti tipo, Papaya, mango, ananas, banana, arancia, limoni, guayaba, guaba e tante altre che arricchiscono il terreno. Lamtoro, Vaniglia, Lemon glass o (Hiervaluisa), Pepe, peperoncino, cannella, anice, e tante altre, ogni paese ha il suo modo di coltivazione, legata alle loro credenze o studi.

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